Non saprei dire davvero perché. Era il 2011 e la mia attenzione fu richiamata da un libro collocato da poche ore sul bancone di una libreria. Mai sentita nominare l’autrice, in effetti al suo esordio. E il titolo non era ammiccante benché secco come quelli che mi piacciono. Eppure “L’allieva” di Alessia Gazzola, pubblicato da Longanesi, tratteneva il mio sguardo. E rapidamente attirò un’infinità di lettori.
Una persona già in contatto con Alessia Gazzola mi aveva anticipato la sua aria dolce nonostante la crudezza della specializzazione in medicina legale. Poche settimane dopo l’ho conosciuta di persona. Da lì l’immediata simpatia, le presentazioni di suoi libri, gli inviti a miei eventi, i nostri incontri, accanto alla lettura dei suoi lavori. Mentre “L’allieva” grazie al felice debutto diventava una serie di libri e anche una serie televisiva. Affiancato, con la profondità della descrizione dei personaggi e delle ambientazioni, da altri titoli.
Impossibilitati a vederci nel periodo duro del covid, finalmente nella libreria Nuova Europa I Granai ho ritrovato lei e la sua allieva ritornata fra gli scaffali dopo una pausa con “La ragazza del collegio”, ancora con Longanesi. Un romanzo volutamente caratterizzato dal “clima gioioso”, come lei stessa confida: “Volevo un libro che una volta chiuso ti lasciasse con il sorriso sulle labbra. Il ritorno doveva essere una festa”. E lo è. Che bello festeggiare insieme ad Alessia i dieci anni dell’allieva!
Roma, sabato 23 ottobre 2021