Si respira vita e letteratura nelle stanze di Casa Bellonci diventata Casa Museo
Leggeva, immaginava, progettava il Premio Strega: sulla sua poltrona rossa (nella foto) Maria Bellonci aveva con sé tutto un mondo. E adesso questo mondo diventa aperto a chiunque, con la possibilità di mettere piede e curiosare (non si finirebbe mai) nell’appartamento ai Parioli, in Via Fratelli Ruspoli. In un certo senso questa opportunità è una rivoluzione. In realtà è il seguito di un’intuizione poiché Maria Bellonci ebbe l’idea di formare “una giuria vasta e democratica” per l’istituzione insieme all’industriale Guido Alberti di “un premio che nessuno ancora avesse mai immaginato”. Nacquero così gli Amici della domenica che dal 1951 si riunivano in questa abitazione, la riempivano, la vivacizzavano, discutevano e studiavano le mosse. Ma non solo per i loro incontri, dentro la Casa c’era e c’è ancora un via vai di scrittori, artisti, attori, registi, politici, imprenditori. Nonostante le dimensioni non enormi, c’erano e ci sono circa 24 mila libri suoi e del marito Goffredo, giornalista e critico. Uno spettacolo. Che lei ha voluto offrire e offre per il futuro nella ricorrenza esatta dei 120 anni dalla nascita, avvenuta il 30 novembre 1902, e in coincidenza con una nuova edizione del suo capolavoro “Rinascimento privato” con Oscar Cult Mondadori.
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