sorpresa sicuramente gradita a chi è in difetto con le tasse. La Camera ha approvato una nuova sanatoria delle liti fiscali pendenti. L’inaspettato pensierino è stato inserito nel decreto legge noto come milleproroghe.
Ma in realtà non si tratta di alcuna proroga. La precedente sanatoria del governo Berlusconi infatti era abbondantemente scaduta. La Camera pertanto ha quindi disposto l’ennesimo trattamento agevolato per chi non ha compiuto il proprio dovere. Il tempo di concedere favori agli evasori non sembra finire mai. Ma perché un nuovo condono anche se piccolo? Perché questo accade con il governo di Mario Monti (che è anche ministro dell’economia) in contemporanea con le operazioni per scovare chi non è in regola a Cortina, Roma e Milano? Sono interrogativi ai quali deve rispondere il Senato, chiamato ora a esaminare il decreto mille proroghe. Il Senato ha la possibilità di confermare o cancellare la sanatoria.
E’ successo questo. A volere la sanatoria è stato il deputato del Popolo delle libertà Antonio Leone. L’emendamento che lui ha presentato è stato approvato in commissione. Alla seduta ha partecipato il sottosegretario all’economia Gianfranco Polillo (ex Capo del Dipartimento per gli affari economici della presidenza del consiglio con Silvio Berlusconi che, come dichiarato giovedì 2 febbraio alla “Zanzara” di Radio24, lui vorrebbe alla presidenza della repubblica).
Non c’è traccia del no all’emendamento di Leone da parte di Polillo presente in commissione in rappresentanza del governo Monti. La sanatoria non è stata dunque bloccata e così ha avuto il via libera. Al governo può davvero piacere una misura del genere? La sanatoria è stata poi approvata anche dall’assemblea dei deputati: il decreto milleproroghe è stato infatti varato dall’aula nel testo messo a punto in commissione senza possibilità di modifiche in quanto il governo ha chiesto e ottenuto il voto di fiducia sul provvedimento in blocco.
E così adesso tocca al senato decidere se andare avanti su questa strada o no. Nel primo caso, sarebbero sanate per legge le liti pendenti fino al 31 dicembre 2011 in cui è parte l’Agenzia delle Entrate di valore non superiore a 20 mila euro. Il relativo versamento deve avvenire entro il 31 marzo 2012 che è sabato e quindi il limite diventa 2 aprile. Verrebbero quindi sanate tutte le liti in qualsiasi momento cominciate e non chiuse al 31 dicembre 2011. La precedente sanatoria, prevista dal decreto legge 98/2011, prevedeva come limite per i versamenti il 30 novembre 2011 e prendeva in considerazione le liti pendenti fino al 31 maggio 2011.
A questo punto i senatori devono scegliere se continuare sulla strada dei condoni, uno schiaffo per i cittadini onesti. E quindi se disporre la nuova sanatoria delle liti fiscali pendenti. Anche il presidente del consiglio Monti deve dire se è contrario o favorevole e se provvedimenti di questo tipo sono compatibili con la lotta all’evasione. Inoltre dovrà forse stare attento a eventuali tentativi di modifiche o allargamenti della sanatoria: qualcuno potrebbe anche desiderare di ammetterla per le grandi liti.