Roberto Ippolito Ignoranti con Dario Vergassola 007
Roberto Ippolito Ignoranti con Dario Vergassola 007

Roberto Ippolito Ignoranti con Dario Vergassola 008 (Per poter vedere tutta la fotocronaca di Maurizio Riccardi cliccare GALLERIA).

 

Non si fa in tempo a cominciare. E la sala stracolma capisce subito cosa l’attende. Dario Vergassola Roberto Ippolito Ignoranti con Dario Vergassola 012Roberto Ippolito Ignoranti con Dario Vergassola 013 esordisce così: “Poiché il titolo del libro di Roberto Ippolito di cui stiamo per parlare è ‘Ignoranti” sono stato chiamato io a presentarlo”. Da quel momento il divertimento è senza fine, ma anche la tristezza per il contenuto del volume pubblicato da Chiarelettere e proposto all’Auditorium Parco della Roberto Ippolito Ignoranti con Dario Vergassola 014Roberto Ippolito Ignoranti con Dario Vergassola 015Musica nell’ambito di “Libri Come”, l’evento organizzato dalla Fondazione Musica per Roma e curato da Marino Sinibaldi.

 

Letteralmente infilzato da una valanga di battute e domande trabocchetto, IppolitoRoberto Ippolito Ignoranti con Dario Vergassola 016Roberto Ippolito Ignoranti con Dario Vergassola 017 documenta con dati, strafalcioni e analisi, quanto “purtroppo l’Italia è somara”. Provocatorio Vergassola gli chiede: “Ma L’Italia è somara adesso o il problema c’era, come direbbe Silvio Berlusconi, anche ai tempi di Romolo e Remolo?”.Roberto Ippolito Ignoranti con Dario Vergassola 019Roberto Ippolito Ignoranti con Dario Vergassola 021

 

Sarcasmo e ilarità generale che traboccano all’Auditorium servono dunque a mettere l’accento sulla serietà della situazione, sulla fuga dei giovani dall’università nel paese europeo con meno laureati o sulle carenze di conoscenza degli adulti comeRoberto Ippolito Ignoranti con Dario Vergassola 022Roberto Ippolito Ignoranti con Dario Vergassola 025 dei giovani. Tanto che il comico si rivolge all’autore domandogli: “Vista la scarsa alfabetizzazione non potevi mettere più figure nel libro?”.

 

Ce n’è per tutti, estraendo le perle del libro. C’è l’exploit del consigliere comunale di Trento che scandisce “L’Italia non è il paese del Bentegodi” confondendo il luogo immaginario di Boccaccio con lo stadio di Verona. “Sicuramente non lo era” commenta Vergassola. Ma cosa è diventata l’Italia oggi visto che, come avverte Ippolito, è ventiduesima in Europa per la spesa pubblica destinata all’istruzione?

 

Tra risate e sgomento si ricostruisce il cammino di questi ultimi anni. Mario Monti chiedendo la fiducia per il governo dei professori sorvolò sulla scuola e sull’università accennando solo al “capitale umano” fra le “politiche microeconomiche per la crescita”. Un’attenzione micro, dunque. Nell’ultima campagna elettorale il sapere non è stato al centro dell’attenzione. Di Berlusconi si ricorda la confessione: “Pur essendo proprietario della maggiore casa editrice italiana probabilmente forse da vent’anni non leggo un romanzo”. Sferzante Vergassola: “Che c’entra? Anche io guardo i porno, ma non trombo”. E, come risulta da “Ignoranti”, è tutta la classe dirigente italiana che non legge.

 

Nel clima di allegria suscitata dalle sue incursioni, l’attore ironizza sullo sconfortante scenario descritto nel libro di Ippolito che sta ottenendo ottimi risultati di vendita: “Se tutti gli ignoranti comprassero questo libro sarebbe un ossimoro, ma l’autore e la casa editrice farebbero un sacco di palanche”. Alla fine, un gran fischio “ignorante” di Vergassola accolto da un rumoroso e prolungato applauso che fa vibrare l’Auditorium. E così “Ignoranti” lascia il segno.



 


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