avuto un attimo di esitazione per decidere di rispondere al sito letterario “Tempoxme” nonostante la stranezza della richiesta ricevuta di indicare dieci motivi per non leggere il mio libro “Ignoranti” pubblicato da Chiarelettere. La scelta di aderire subito all’invito non derivava dalla possibilità offerta di essere “(auto)ironico”. Ma dall’immediata scoperta che “Ignoranti” è… Meglio però non anticipare nulla: qui sotto riproduco quello che confesso a “Tempoxme” che ha pubblicato il mio autogol oggi 1 luglio 2013, facendo notare che non mi limito a elencare i dieci motivi: ricorro anche a un cappello e a un post scriptum per invogliare i lettori a non leggermi
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Tempoxme
La parola agi autori
Dieci buoni motivi per NON leggere “Ignoranti”
di Roberto Ippolito, 1 luglio 2013
Già l’imbarazzante titolo, “Ignoranti”, dovrebbe suggerire che non ha senso leggere il mio libro. Che oltretutto è assurdamente pubblicato da Chiarelettere: le lettere degli ignoranti non possono essere chiare. Comunque, per onestà, tento di fermare i potenziali lettori segnalando i dieci più migliori motivi che impongono di lasciar perdere (scrivetti bene, vero?). Dunque “Ignoranti”:
1) nuoce alla salute provocando stati d’ansia e crescita abnorme del fegato,
2) è maleducato poiché pretende di far ridere alle spalle di chi gentilmente elargisce la lettera h ad abbiamo,
3) è troppo generoso nei confronti di un ministro (del 1862),
4) è inutile perché la denuncia della grave arretratezza della cultura e dell’istruzione non porterà ad alcun arresto,
5) è lacunoso essendo privo di espressioni del tipo “non ci sono più i professori di una volta” e “ai miei tempi”,
6) è lassista perché non dice mai che gli studenti sono fannulloni,
7) incita a non studiare così come i libri sulla mafia istigano a uccidere,
8) è animato dall’invidia esagerata per chi ottiene successo disprezzando la cultura,
9) è subdolo visto che descrive il calo dei già pochi lettori solo per farsi leggere,
10) è formalmente considerato un saggio ma non contiene nulla di saggio.
Ps – suggerisco di affrettarsi a non leggere “Ignoranti” dal momento che lo stesso editore appare pentito di averlo pubblicato: in un comunicato ha infatti lamentato che ci sono “troppi strafalcioni”.
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