l’autrice Giulia Rossi: “Il mio manualetto è autoironico”. “No, no” obietta lo scrittore e giornalista Roberto Ippolito, sostenendo che “in realtà il contenuto è molto serio”. Con questo scambio di battute è cominciata la presentazione del libro di Giulia Rossi “Ricette per la vita in società” pubblicato da Pendragon mercoledì 11 dicembre 2013 a Spazio5, luogo d’incontro culturale a Roma concepito da Maurizio Riccardi direttore dell’agenzia fotografica Agr.
Alla serata, in via Crescenzio 99d, ha contribuito anche la giornalista del settimanale “L’Espresso” Lara Crinò. E fatalmente i consigli e i trucchi proposti pagina dopo pagina “per muoversi con classe e sicurezza” alla cena con il capo o con l’ex, al primo appuntamento o agli incontri clandestini o a tavola 
per stringere affari sono stati l’occasione per un confronto sui rapporti uomo-donna.
“Essere se stesse” è l’impostazione di fondo di Giulia Rossi. “Poi però emerge sempre un dilemma: tattica o non tattica” puntualizza Ippolito, mentre Lara Crinò pone l’attenzione all’importanza del sapersi destreggiare.
Presenti a Spazio5 anche due componenti della squadra di esperti consultati da Giulia Rossi per realizzare il vadecum: Cristiana Melis, che ha curato il galateo della tavola e il suo allestimento, e Melissa Proietti, che ha selezionato le citazioni introduttive di ogni capitolo.
Gli altri esperti sono Mario Ferrara, chef del ristorante Scaccomatto di Bologna, Tamara Nocco, studiosa di tendenze sociali, Luciana Caramia, beauty editor di “Elle.it”, Sonia Minute del Petit Cafè, Alessandro Cattani, barman di Fabbri1905.
L’incontro a Soazio5 si è vsolto mentre è allestita la mostra fotografica “La Dolce Vita” di Carlo Riccardi che raccoglie decine di foto in bianco e nero in possesso dell’Archivio Riccardi. Tra le immagini esposte, in perfetta sintonia con il tema della vita in società: Sophia Loren, Vittorio De Sica, Totò, Claudia Cardinale, Anita Ekberg, Marcello Mastroianni, Alain Delon e molti altri.
(Foto Agr – Nella prima, da sinistra Lara Crinò, Giulia Rossi e Roberto Ippolito; nell’ultima, a sinistra Maurizio Riccardi)
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