scatenano. Subissano di messaggi Lorella Cuccarini, conduttrice del programma “Citofonare Cuccarini” su RadioUno Rai, che martedì 14 gennaio 2014 ospita Roberto Ippolito e il suo libro “Ignoranti!”, pubblicato da Chiarelettere. La denuncia dell’arretramento dell’istruzione e della cultura, documentati dal libro definito “inequivocabile” e “molto crudele”, provoca quindi un’attenzione eccezionale e stimola in tanti la voglia di sfogarsi per l’inquietante stato delle cose.
E così gli ascoltatori raccontano le proprie esperienze e fanno sentire la loro voce, mentre Lorella Cuccarini conversa con Ippolito che parla del crollo delle immatricolazioni all’università nel disinteresse generale, dell’abbandono precoce degli studi con un ragazzo su cinque che non va oltre la licenza media, dei pochi titoli di studio rispetto agli paesi altri europei, delle carenti capacità linguistiche degli adulti.
Ma in tanti inviano messaggi anche per lamentare di non riuscire a lavorare e di non avere alcun beneficio dopo aver raggiunto il titolo di studio. Lorella Cuccarini si chiede perfino “se ha ancora senso conseguire la laurea”: la disoccupazione dei laureati è molto forte. E c’è chi scrive che si vuol “far credere che lo studio non paghi”. Ippolito, che affronta questo tema con “Ignoranti”, osserva: “Il sapere non ha la cittadinanza che dovrebbe avere”. Insomma è “un orrore dirlo” ma si sta facendo di tutto per far risultare non conveniente studiare.
Si riflette sulle conseguenze per l’economia: “Come può affrontare la concorrenza internazionale un paese che non si prepara?” domanda Ippolito, facendo notare come il degrado dell’istruzione proceda parallelamente al cattivo andamento del pil.
La conduttrice fa presente che il libro “mette grande tristezza” ma offre anche “sprazzi di divertimento” con la descrizione di “strafalcioni spettacolari”. Fra questi i grossolani errori e le assurdità di laureati candidati ai concorsi. Il record appartiene a un concorso per magistrati: 43mila partecipanti, quasi il 91,47% non ammesso all’orale, 58 posti non assegnati.
“L’Italia è il paese di Ignoranti“ ripete Lorella Cuccarini, che ritiene interessante leggere “il libro per avere un quadro chiaro della situazione” . Purtroppo “tutto ciò che è scritto nel libro è reale” dice Ippolito.