Che finora siano felici impossibile dubitare. Gli evasori vivono contenti contenti grazie ai 130 miliardi di euro tenuti stretti e sottratti in un solo anno al fisco e alla collettività. Nonostante il comportamento truffaldino, si sentono tranquilli con la loro inossidabile capacità di resistenza. E adesso stanno a guardare cosa succede. Il loro buon umore non è per forza eterno. In questi giorni dipende da una nomina che il presidente del consiglio Matteo Renzi è chiamato a fare: deve scegliere il successore di Attilio Befera alla guida dell’Agenzia delle entrate. Renzi, insieme al ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, può individuare un nuovo capo più o meno grintoso e determinato e decidere se affidargli il compito di combattere senza tregua gli evasori considerando davvero prioritaria la caccia per scovarli. Se eventualmente il loro buon umore viene guastato poco male, visti i guasti prodotti dagli evasori per i conti pubblici e anche per le tasse in più pagate dai contribuenti onesti.
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