Ci sono “numeri allucinanti che riguardano tutte le categorie”: sono i “numeri sciorinati dall’inchiesta ‘Abusivi’ di Roberto Ippolito”, il libro appena uscito con Chiarelettere, e “che fanno riflettere: le attività svolte senza le autorizzazioni necessarie sono stimate in 42 miliardi di euro nel 2014”. È “Sette”, il settimanale del “Corriere della Sera”, in edicola da venerdì 31 ottobre 2014, che tira fuori dalle pagine di Ippolito dati ed episodi più significativi.
Con un articolo di Ferruccio Pinotti anticipa alcune rivelazioni del libro: “I lavoratori in nero sono 3,1 milioni, uno su cinque al Sud, dove il sommerso trionfa. Il Nord, a sorpresa, primeggia invece per i professionisti senza titoli”.
“Sette” riferisce come nel libro si trovino i casi di “panettieri abusivi, macelli abusivi, studi medici abusivi, meccanici abusivi, benzinai abusivi, tassisti senza patente, perfino mafiosi e morti abusivi”. Insomma “Abusivi” di Ippolito fa emergere “un cancro”, “una piaga che mina alle radici le basi del mercato, delle regole comuni, della fiducia reciproca”.
Foto in basso Maurizio Riccardi Agr
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