“Caro maestro, so che a vossia questo appellativo non ci piace”: comincia così lo scritto di Giuseppina Torregrossa che accompagna l’ultimo, effervescente libro di Andrea Camilleri, “La targa”, pubblicato da Rizzoli e uscito venerdì 28 agosto 2015. Cioè solo nove giorni prima di compiere 90 anni, domenica 6 settembre. Giuseppina Torregrossa spiega perché usa una qualifica non particolarmente gradita, ricordando l’importanza del ruolo dei maestri. E dice che Camilleri per lei “fu, è, sarà” un maestro. Impossibile trovare un altro titolo per rivolgersi a lui e festeggiarlo: auguroni per i magnifici 90 maestro Camilleri! Maestro di infinite storie e di sguardo dentro il mondo.
Ricordo circa due anni fa. Camilleri aveva fra le mani il mio libro “Ignoranti” pubblicato da poco da Chiarelettere. Notava nelle pagine dati e scenari dell’Italia andata a marcia indietro, anno dopo anno, per l’istruzione e la cultura. Fu colpito in particolare dalla continua fuga di studenti dalle università, poco attraenti e costose. E con tutta la sia ironia scandì: “Abbiamo davanti un brillante futuro”. Non erano necessarie altre parole. Un maestro è un maestro perché sa cogliere il senso delle cose e sa guardare avanti: Camilleri perdona gli “Ignoranti” per favore!
Foto con Andrea Camilleri di Giovanni Currado Agr.