Letture in corso per prepararmi al voto dopo la scelta dei dodici candidati 2020
C’è. È una notizia importante. Importantissima. Il Premio Strega c’è, come da calendario. Anzi la scelta dei dodici candidati di quest’anno è avvenuta addirittura in anticipo, giovedì 12 marzo 2020, rispetto al calendario originario. Causa virus tutto più complicato. Ma tutto uguale, una normalità che rassicura: forse mai come questa volta la letteratura rincuora, stimola, conforta, fa pensare, tiene tutti insieme, distende e attiva. “Con la sicurezza della vita qualche cosa cambiava” diceva Maria Bellonci, creatrice del Premio nato appena finita la seconda guerra mondiale ma con le radici prima del conflitto. La riunione numero uno degli Amici della domenica, il nucleo storico di giurati, infatti si svolse a casa sua e di Goffredo l’11 giugno 1944. Si pensava alla ricostruzione culturale, non solo a quella materiale da realizzare con il ritorno della pace. Una ricostruzione culturale di cui c’è bisogno ora, una volta finita l’emergenza sanitaria e quindi riaperte le librerie, ripresa la distribuzione, ripristinate le presentazioni. Qualcosa ho già letto dei dodici libri entrati in gara. Le letture sono in corso per prepararmi al voto della cinquina il 9 giugno e della finale il 2 luglio, orgoglioso di dare il mio piccolo contributo in qualità di Amico della domenica a quella sicurezza chiamata Premio Strega.
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