È il quotidiano economico “Il Sole 24 Ore”, nell’inserto “Domenica”, con una nota di Andrea Di Consoli a dirlo: con la lettura del libro di Roberto Ippolito “Ignoranti”, pubblicato da Chiarelettere, “diventa ancor più evidente come la crisi italiana sia in gran parte una crisi culturale”.
Di Consoli osserva infatti, nel numero di domenica 21 luglio 2013, che “il quadro che emerge” dalle pagine di Ippolito (che hanno come sottotitolo “L’Italia che non sa. L’Italia che non va”) “è sconfortante”. Nella sua nota intitolata “La cultura italiana al collasso”, fa poi notare “tra i dati più disastrosi quelli riguardanti la lettura” dai quali risulta a sorpresa perfino il calo dei lettori forti. E rileva che “i mali che Ippolito analizza impietosamente” sono “sistema scolastico inefficiente, bassa spesa pubblica per la cultura, neo-analfabetismo”.
Quindi “Il Sole 24 Ore” scrive che “Ignoranti” si conclude sostenendo che “solo invertendo questa rotta disastrosa l’Italia dei
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