Eccolo lì il domani: Alberto Moravia, Elsa Morante, Ennio Flaiano, Italo Calvino. Un paradosso? No a Civitanova Marche. Quando la mostra fotografica “Vita da Strega” dell’Archivio Riccardi viene aperta (foto Agr) con il taglio del nastro da parte dell’assessore comunale ai servizi socio-assistenziali Antonella Sglavo e dello scrittore e giornalista Roberto Ippolito è subito evidente che la lunga storia del Premio Strega è una storia che guarda avanti. Così l’allestimento nell’ambito del “Futura Festival” è un segnale di vitalità nell’Italia che sta offendendo la cultura, come osserva Ippolito. “Avere questa mostra a Civitanova significa certamente che siamo impegnati con determinazione sul fronte culturale nonostante il taglio delle risorse alla cultura e agli enti locali” afferma la Sglavo. Dialogando con Ippolito, Paolo Di Paolo, trent’anni appena compiuti e arrivato terzo nell’ultima edizione del Premio Strega con “Mandami tanta vita” (Feltrinelli), osserva che l’interesse per il riconoscimento letterario italiano resta così alto da tenere incollati centinaia e centinaia di migliaia di telespettatori durante la diretta della votazione finale.
Le immagini in bianco e nero dell’ottantaseienne maestro Carlo Riccardi, proposte con la mostra allestita nel Chiostro di Sant’Agostino e ideata da Maurizio Riccardi e Giovanni Currado, offrono il volto di vincitori importanti e illustri sconfitti, di personaggi della cultura ma anche dello spettacolo che hanno partecipato ai momenti chiave del Premio. Ippolito ricorda che lo Strega nasce a casa di Maria Bellonci dove dal 1944, con la seconda guerra mondiale ancora in corso, si riuniscono esponenti del momento letterario. Gli amici della domenica, chiamati così per il giorno dei primi incontri, sono i giurati a partire dalla prima edizione nel 1947.
E diventa simbolico che l’inaugurazione al “Futura Festival”, di cui è direttore artistico Gino Troli, avvenga proprio di domenica, il 14 luglio 2013. “Il Premio è stato concepito esaltando la voglia di riscatto dopo il fascismo e il tremendo conflitto, così come oggi può essere un tassello significativo della voglia di riscatto negli anni della recessione e del degrado culturale” sottolinea Ippolito il cui ultimo libro è “Ignoranti”, pubblicato da Chiarelettere.
Gli scatti esposti arrivano fino al 1971. Sono visibili grazie al meticoloso lavoro di ricerca e recupero dai negativi originali dell’Archivio Riccardi. Alcuni sono inediti. Tutti emozionano. Per l’impatto che hanno avuto scrittori come Pier Paolo Pasolini. Per i visi sorprendenti di un giovanissimo Umberto Eco o di un sereno Giuseppe Ungaretti. Oppure perché vengono mostrati insieme, grazie ai libri, artisti come Renato Guttuso o attori come Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale e Magnani.
Insomma è “Vita da Strega” con i suoi straordinari protagonisti, con la sua qualità letteraria, con le immancabili polemiche e con le emozioni dei partecipanti di cui parla Ippolito nell’inaugurazione. Di Paolo ricorda un suo momento forte: l’ingresso al Ninfeo di Villa Giulia per la serata finale, lo scorso 4 luglio, ripreso da una folla di fotografi. È storia recente. Quella più lontana è nella mostra con le immagini di Carlo Riccardi, paparazzo della dolce vita e testimone culturale.
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