ha bisogno di legalità. Come l’Italia. Ma ci sono le minacce mafiose di morte contro Lirio Abbate, giornalista del settimanale “L’Espresso” sotto scorta dal 2007. Lo scorso luglio si sono ripetute. Una segnalazione arrivata alla polizia le collega all’inchiesta di copertina sul potere criminale nella capitale “I quattro re di Roma” del numero del 12 dicembre 2012. Quell’inchiesta ricostruisce la spartizione della capitale da parte della criminalità organizzata. Ed è un lavoro prezioso. Il lavoro di Lirio Abbate è prezioso per un paese che subisce un peso enorme della malavita. Forza Livio forza.
Nella foto Lirio Abbate il 14 giugno 2013 riceve a Ragusa il microfono da Roberto Ippolito, direttore scientifico del festival letterario “A tutto volume”
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