a Mantova per gustare il Festivaletteratura. Sono 64mila i biglietti venduti. Quindi 64mila volte qualcuno siede per assistere a un incontro, da mercoledì 7 a domenica 11 settembre, dopo il pagamento del biglietto.
Circostanza più unica che rara dal momento che le presentazioni di libri sono normalmente a ingresso libero. Ma nell’Italia dei tagli alla cultura in tanti non tagliano le proprie spese per la cultura. Anzi tirano fuori i soldi dalle tasche per ascoltare un autore, una storia, un punto di vista.
Alla valanga di spettatori paganti devono inoltre essere aggiunti i 40mila posti occupati negli appuntamenti gratuiti del Festivaletteratura. Un totale record di 104 mila presenze. Quasi un sintomo di follia collettiva: essere attratti in così tanti dai libri e da chi li scrive sembrerebbe il segno di un scricchiolio nel paese che vede venir giù senza reazioni concrete la Casa dei gladiatori.
Almeno i sociologi, se non i politici, dovrebbero occuparsene. Anche perché si registra ugualmente qualcosa di strano a 820 chilometri a sud di Mantova, a Conversano in provincia di Bari. Praticamente negli stessi giorni (da giovedì 8 a domenica 11 settembre) il festival Lector in fabula si snoda con il contributo fondamentale di 50 giovani volontari.
Per l’esattezza studenti delle superiori e universitari: una bella macchia di magliette gialle in movimento nella cittadina pugliese. L’esercito di giovani volontari di Conversano sembra dire che c’è uno strano e pericoloso virus in giro per l’Italia. E che a qualcuno la cultura potrebbe addirittura interessare.
Non è lo spettacolo più grande dopo il big bang. Ma i 64 mila paganti di Mantova e i 50 studenti di Conversano sono una cosa niente male.