Una cosa normale l’incontro dei dodici candidati del Premio al Teatro della Legalità
Guido chiede chiarimenti su “una frase bizzarra quanto affascinante”. Federica vuole capire la molla dalla quale è nato “un personaggio così variopinto”. Denise è interessata ad approfondire il “tono volutamente distante”. Sono alcuni degli studenti delle superiori di tutta la Campania che rivolgono domande ai dodici candidati del Premio Strega, sabato 13 aprile 2019, all’indomani del debutto ufficiale a Benevento.
Studenti che, dopo aver letto, sviscerano i diversi aspetti dei libri in gara. E che incalzano gli autori ascoltando le loro risposte. Ce ne sono duecento a Casal di Principe, nel Casertano, nel Teatro della Legalità, pieno al limite. Provo disagio ad aggiungere accanto al nome del teatro un dato inevitabile per dovere di cronaca: confiscato ai Casalesi. È un dato importante perché segna una svolta civile. Ma stare qui, in questo Teatro, sabato 13 aprile significa stare dove c’è un dopo lontano dal malaffare e dal sangue.
Significa stare dove sul palco, con la conduzione di Luigi Ferraiuolo, si alternano ragazzi che hanno letto storie, che hanno volato con la mente grazie a queste, che cercano di capire l’eventuale presenza di risvolti autobiografici nelle pagine scritte, che proiettano su se stessi i temi affrontati dagli scrittori. Leggere lo Strega a Casal di Principe con gli studenti è una cosa normale. La lettura è, qui come altrove, quello “spazio di libertà e condivisione” di cui ha parlato Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci promotrice del Premio, quando ha annunciato l’evento. È lo strumento con il quale “si può cambiare”, come afferma il presidente Giovanni Solimine.
Qui c’è azione. Molto concreta. Fra l’altro una parte degli studenti partecipanti all’incontro di Casal di Principe contribuisce al risultato del Premio Strega, essendo nella giuria del Premio Strega Giovani, il voto collettivo di oltre cinquecento ragazzi delle scuole di tutta Italia selezionati fra le migliaia che in queste settimane stanno leggendo e discutendo con i loro insegnanti i libri di Valerio Aiolli (“Nero ananas” Voland), Paola Cereda (“Quella metà di noi” Perrone), Benedetta Cibrario (“Il rumore del mondo” Mondadori), Mauro Covacich (“Di chi è questo cuore” La nave di Teseo), Claudia Durastanti (“La straniera” La nave di Teseo), Pier Paolo Giannubilo, (“Il risolutore” Rizzoli), Marina Mander (“L’età straniera” Marsilio), Eleonora Marangoni (“Lux” Neri Pozza), Cristina Marconi (“Città irreale” Ponte alle Grazie), Marco Missiroli (“Fedeltà” Einaudi), Antonio Scurati (“M. Il figlio del secolo” Bompiani), Nadia Terranova (“Addio fantasmi” Einaudi).
I loro libri si aggiungo a quelli già donati dalla Fondazione Bellonci e da tanti altri per la Biblioteca creata dopo che in un tema in classe nel 2016 l’allora dodicenne Maria Zagara si è rivolta al sindaco esprimendo il suo sogno di aprirne una a Casal di Principe. Al termine del faccia a faccia con i candidati dello Strega, lei sale sul palco con il primo cittadino Renato Natale che confessa tutta la gioia: “Questa mattina Maria si è messa a piangere, io ho 69 anni e non posso farlo ma mi viene da piangere”.