Mete letterarie: il mare avvolgente di Rosella Postorino
Una sicurezza: è sempre “al suo posto”. Una garanzia, “come il Festival di Sanremo” o “gli alberi di fico che crescono spontanei sulla ciclabile”. Insomma è “qualcosa che somiglia alla pace”. Somiglia perché dà la pace con il suo abbraccio. Ma “Il mare in salita”, il libro di Rosella Postorino che rivede la luce con Feltrinelli dieci anni dopo la prima edizione, è un percorso lungo la Riviera dei fiori in Liguria e al suo interno con l’accumulazione di sensazioni anche di segno opposto nei luoghi dell’infanzia e dell’adolescenza.
È un riscoprire e anche scoprire borghi, è andare sulle tracce di un (forse) van Dyck in una chiesa, è creare leggende vere con lo ius primae noctis, è escogitare un infuso per digerire la torta di porri, è incontrare “Calvino con quella faccia piena di ammaccature”, è irritarsi per il casolare delle (presunte) streghe bruciate e oggi “riciclate” per le feste.
È un trambusto di sentimenti nella sfera privata e in quella pubblica. Così, strada facendo “da Sanremo a Dolcedo passando per i bricchi” come dice il sottotitolo, le onde interiori si riversano fuori.