Avevo accolto immediatamente il suggerimento di Cristina Cassar Scalia di “passare un attimo anche in libreria” andando “a svaligiare le scorte dei supermercati” in questi cupi giorni del coronavirus. Mica potevo ignorare l’indicazione di una scrittrice come lei. Così mi sono impegnato ad arraffare il più possibile. Ma sono stato ingordo: prendo questo libro, eh no anche questo libro, questo volume perché no, sì aggiungo un altro romanzo o magari un saggio… Non smettevo, frenetico, timoroso di restare senza nulla da leggere. Ed è successo l’inevitabile: di colpo sono inciampato. Che figura. Ma garantisco di aver rimesso ogni cosa a posto. Nel senso che ho portato via tutti i libri scelti.
Roma, 4 marzo 2020