Roberto Ippolito Conversano 14 settembre 2014 foto Olga Bellomo
Roberto Ippolito Conversano 14 settembre 2014 foto Olga Bellomo

È un giorno bello. Di più: bellissimo. È il 30 novembre 2014. E l’ecomostro di Alimuri, lo scheletro di cemento di un albergo di lusso mai completato che da mezzo secolo sfigurava la costa sorrentina, non c’è più: demolito. Finalmente demolito, in uno storico giorno di legalità. La vittoria è importante. Vale per la cosa in sé. Vale come esempio e stimolo per gli innumerevoli abbattimenti decretati dalla magistratura e sistematicamente rinviati. Può valere come monito: il cemento selvaggio è più vivo che mai. Continuano a spuntare costruzioni prive di autorizzazioni e che oltraggiano il territorio. Sequestri ne avvengono, ma contrastare l’edilizia irregolare appare un’impresa sovrumana. Per il 2014 è possibile stimare 26mila nuove unità abusive su circa 160mila manufatti realizzati. L’abusivismo, con la sua teorica convenienza immediata, infatti non risente della crisi. Ma può soffrire se la legalità vince una battaglia, come ad Alimuri, e guadagna consenso.

 

Roberto Ippolito “Abusivi. La realtà che non vediamo. Genio e sregolatezza degli italiani”, Chiarelettere

 

Dall’ultima di copertina

“Ma poi c’è un’altra cosa che fuori non la sa nessuno… a te ti abbiamo fatto noi altri,

ma “a lui” chi l’ha fatto? … e chi l’ha autorizzato? Questi tutti abusivi sono!”

Giovanni Di Giacomo, boss ergastolano, irritato per la presenza di mafiosi privi di investitura

 

Dal risvolto di copertina

L’abusivismo non guarda in faccia a nessuno. Balla e fa ballare tutta Italia. Panettieri abusivi, macelli abusivi, studi medici abusivi, meccanici abusivi, benzinai abusivi, tassisti senza patente abusivi, perfino mafiosi e morti abusivi. Si resta a bocca aperta leggendo l’inchiesta di Roberto Ippolito e la lista infinita di comportamenti illegali e senza scrupoli degli italiani.

A Forlì e Cesena, estetisti e parrucchieri irregolari sono uno su tre, a Ivrea i carabinieri accertano che un quarantenne, che opera come fisioterapista, in realtà non è un medico, ma un musicista. A Ravenna un falso psicologo segue una settantina di pazienti e si fa pubblicità su internet, tariffario compreso. Grazie a minori costi, gli abusivi falsano la concorrenza. Prosperano e insieme a loro prosperano il lavoro nero e l’evasione fiscale.

Falsi venditori e parcheggiatori sono sempre più al centro di episodi di violenza. A loro guarda la grande criminalità. Nelle costruzioni l’abusivismo è sempre più sfacciato, come dimostrano la deviazione del torrente Modica-Scicli e i mille metri di porto a Ostia rigorosamente illegali. Né l’arte né i santi si salvano: al Circo Massimo è stata installata una scultura di tre metri per tre, del tutto illegalmente, mentre sulla scogliera di Serapo, la spiaggia di Gaeta, è stata cementata abusivamente una statua della Madonna.

Perché l’Italia è una lunga lista di irregolarità fai da te, che fa sorridere ma anche no.

 

Roberto Ippolito è un giornalista e scrittore. Autore dei bestseller “Evasori” (Bompiani), “Il Bel Paese maltrattato” (Bompiani) e “Ignoranti” (Chiarelettere). È direttore di festival letterari a Ragusa, a Cinecittà e al Maxxi a Roma. Dopo aver curato a lungo l’economia per il quotidiano “La Stampa”, è stato direttore della comunicazione della Confindustria, delle relazioni esterne dell’Università Luiss di Roma e docente di Imprese e concorrenza alla Scuola superiore di giornalismo della stessa Luiss.


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