Roberto Ippolito con il libro di Valentina Notarberardino “Fuori di testo” in uscita il 12 novembre 2020 nel quale si parla del suo “Delitto Neruda” (Chiarelettere)

A lei non è bastato spulciarne e studiarne centinaia e centinaia di ieri e oggi per raccontare tutti i pezzi a parte il contenuto vero e proprio di quella meraviglia che si chiama libro: dalla fascetta al risvolto, dalla copertina ai ringraziamenti e alle dediche. Perciò oltre all’immersione negli archivi “sono stati inseguiti e interrogati” i protagonisti numeri uno, ovvero gli scrittori, affinché svelassero i fatti loro. Così Valentina Notarberardino fa conoscere con “Fuori di testo”, edito da Ponte alle Grazie, ricevuto in anteprima da me rispetto all’uscita giovedì 12 novembre 2020, i segreti e perfino le imprevedibili dispute intorno a tutto ciò che accompagna il lavoro degli autori.

Io per esempio le confesso quanto fosse sbagliata “la mia primissima idea” per la foto di copertina del mio “Delitto Neruda”, pubblicato da Chiarelettere, mentre quella poi trovata “in un baleno” con il poeta di spalle “che va” sulla spiaggia sembrava dire: “Sono io quella perfetta”. Inoltre, nella parte dedicata agli indici, ammetto il rischio consapevole di dire troppo con la scelta dei titoli dei capitoli pieni di informazioni e su due righe. Ma, come osservato da lei, in questo modo il lettore viene accompagnato “nel complesso labirinto della storia” ricostruita.

Fra le sorprendenti testimonianze anche quelle di Edoardo Albinati, Mario Calabresi, Giancarlo De Cataldo, Diego De Silva, Massimo Gramellini, Nicola Lagioia, Melania G. Mazzucco, Giorgio Nisini, Rosella Postorino, Roberto Saviano e Ferdinando Scianna. E leggendo si scopre che Franz Kafka, Leonardo Sciascia, Antoine de Saint-Exupéry per non parlare di Ugo Foscolo…